Ci sono solo 10 camere in questa bella casa di 1300m². Il numero ridotto di Suites consente un servizio personalizzato. Tutte le camere sono diverse e ognuna di loro è interamente dedicata a un artista del periodo Art Déco di cui porta il nome. L'allestimento è raffinato ed elegante. Tutto è stato pensato nei minimi dettagli. Talvolta la decorazione di alcune di esse può essere liberamente ispirata a un oggetto specifico, come una lampada o una scrivania. I materiali sono nobili e caratteristici dell'epoca: zigrino, palissandro, cristallo di Boemia, madreperla di Tahiti, serpente marino... L'insieme è di un gusto squisito.
Standard: 1 letto matrimoniale (c’è solo una camera con 2 letti singoli), aria condizionata, mini-bar (a discrezione), cassaforte, TV a schermo piatto, lettore DVD. Bagni con doccia o vasca, accappatoi. Macchina da caffè Nespresso nelle Suite Grand Luxe. Wi-Fi gratuito nelle aree in comune.
È quasi impossibile descrivere nel dettaglio tutti gli alloggi. Ecco alcune indicazioni, opere d'arte che ci hanno colpito, anche la cosa migliore è scoprirle da sé.
Il Must: fare questo tour con il proprietario, un fine collezionista, è un’esperienza particolarmente affascinante!
La prima Camera è la Mondrian. Forse la più chiacchierata, con la sua parete metallica dai colori primari e i graziosi vasi di cristallo di Boemia. I mobili sono in legno nero con forme rettilinee. Eppure Mondrian non è un artista Art Déco…
La Camera Prestigio Jean Dunand, probabilmente il più famoso degli ottonai, dispone di 2 letti singoli e una bella doccia.
Notevole la Junior Suite Vladimir Rodchenko, tutta all'insegna della sobrietà in contrasto con il bagno decorato con motivi tratti dalla scuola russa Wuthemas.
La Junior Suite Sonia Delaunay è poco spaziosa ma sorprendente. È molto luminosa e dispone di una vasca idromassaggio.
La terza Junior Suite, la Matteo Brondy, è molto elegante con il suo letto d'avorio e le sue vecchie poltrone da cinema. Nel bagno, una splendida cabina doccia e un lavabo in onice.
La Suite di Lusso Jules Leleu evoca il lavoro di questo rinomato ebanista. Un piacevole bagno con vasca e doccia contemporanea. Da notare il magnifico portagioie color arancione brillante in zigrino.
Nella stessa categoria, la Paul Jouve è altrettanto piacevole con un audace mix di verde e nero.
Spaziosa e molto piacevole, la Suite Victor Sassoon (a cui si deve lo Shanghai Peace Hotel) è arredata con pezzi di antiquariato trovati in Birmania. Un sontuoso letto a baldacchino intagliato in legno di cedro. Una strizzata d'occhio al bagno dal design italiano, con i suoi mobili rotondi color cioccolato, l’originale vasca e i rubinetti con molteplici flessioni d'argento. Da notare che comunica con la camera Jean Dunand.
Concludiamo con le due Suites Grand Luxe:
Tutta in legno di noce, la Suite Ruhlmann è spaziosa e confortevole. Toni cioccolato e marron glacé. Un letto a baldacchino circondato da colonne in palissandro. Resina e Tadelakt antracite alle pareti. Grandi finestre a golfo si aprono sul patio. Un elegante camino. Il bagno è particolarmente riuscito, con una consolle e una vasca da bagno color marron glacé e mosaico dorato. Rubinetti e scaldasalviette dorati.
Altrettanto spaziosa, la Suite Clément Rousseau evoca l'Africa e l'arte primitiva. Letto in ebano Macassar, statua di una coppia Dogon, mobili rivestiti in zigrino. Camino in marmo.
Basato su 971recensioni dei viaggiatori
Vedi i prezzi
